Fecondazione eterologa

La fecondazione eterologa è la tecnica di PMA che prevede il ricorso a tecniche di fecondazione assistita impiegando gameti (ovociti e/o spermatozoi) frutto di una donazione volontaria e disinteressata di un donatore.

In Italia, le coppie con problemi di sterilità o infertilità irreversibile, possono ricorrere alla fecondazione eterologa.

COS’È LA FECONDAZIONE ETEROLOGA

 

La fecondazione eterologa è la tecnica di PMA che prevede il ricorso a tecniche di fecondazione assistita impiegando gameti (ovociti e/o spermatozoi) frutto di una donazione volontaria e disinteressata di un donatore.

    • Si parla di eterologa femminile (ovodonazione) quando è previsto l’impiego di ovociti donati (OD) mentre gli spermatozoi sono del proprio partner.
    • Si parla di eterologa maschile quando è previsto l’impiego di spermatozoi donati (SD) mentre gli ovociti sono della propria partner.

Epigenetica

 

L’epigenetica è un ramo della scienza che è sempre più rilevante nel campo della fecondazione assistita ed in particolare nella fecondazione eterologa, in quanto studia le mutazioni genetiche e la trasmissione di caratteri ereditari non attribuibili direttamente alla sequenza del DNA.

Pazienti che ricevono ovociti da donatrici pensano che i loro bambini non assomiglieranno mai a loro pensando che l’embrione, creato in un ciclo di fecondazione eterologa con ovociti donati,  contenga solo il DNA del padre e della “madre” donatrice.

Ma non è del tutto vero. L’ambiente uterino, la dieta durante la gravidanza e altri fattori legati allo stile di vita possono influenzare il modo in cui i geni del bambino vengono espressi.

Studi recenti (F. Viella et al, Development 2015, Nature )  dimostrano che la relazione tra madre e feto, nel caso di donne infertili che devono ricorrere a fecondazione eterologa , quindi a ovodonazione,  è in grado di incidere sul patrimonio genetico del nascituro.

L’embrione umano subisce modificazioni evolutive già durante il periodo di preimpianto, durante il quale entra nella cavità uterina allo stadio di blastocisti e si inserisce nel fluido endometriale.

La futura madre è perciò in grado di ‘modificare’ il genoma del figlio anche se l’ovulo è di un’altra donna: questo succede perché esiste uno scambio tra le molecole della madre gestante e il DNA dell’embrione, modificando così alcuni geni. In questa comunicazione si ritrova la capacità della madre gestante di modulare l’espressione genetica dell’embrione. Non vi è un intercambio della carica genetica in sé ma la capacità regolatrice di ciò che manifesterà il DNA del suo futuro figlio.

In ogni caso, sicuramente il periodo di gestazione di quell’embrione, benché la componente femminile sia stata donata, crea un legame fisico e psicoemotivo assai profondo con la madre.

La fecondazione eterologa è la tecnica di PMA che prevede il ricorso a tecniche di fecondazione assistita impiegando gameti (ovociti e/o spermatozoi) frutto di una donazione volontaria e disinteressata di un donatore.